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Illustrazione con la scritta ‘Standard ARIA – Accessible Rich Internet Applications’ su sfondo sfumato viola, con livelli grafici sovrapposti e un’icona di accessibilità stilizzata in basso.

Accessibilità dei siti web: il ruolo fondamentale degli attributi ARIA

L’accessibilità digitale non è più un’opzione, ma una parte essenziale della progettazione web. In un mondo dove gran parte delle interazioni quotidiane avviene online, è fondamentale garantire che tutte le persone, anche con disabilità, possano navigare, leggere, interagire e utilizzare i contenuti senza barriere.

Questo principio va oltre l’inclusività: a partire da giugno 2025, con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act, anche le aziende private saranno tenute per legge a garantire l’accessibilità dei propri siti web e servizi digitali. Un cambiamento importante, che spinge il web verso una maggiore equità e responsabilità.

Molti siti web utilizzano solo elementi HTML di base, ma quando si sviluppano interfacce dinamiche o personalizzate, l’HTML da solo non basta. È necessario utilizzare strumenti che aiutino le tecnologie assistive, come gli screen reader, a comprendere il ruolo e lo stato degli elementi presenti nella pagina.

Qui entrano in gioco gli attributi ARIA (Accessible Rich Internet Applications).

Cosa sono gli attributi ARIA e perché sono fondamentali

Gli attributi ARIA sono strumenti pensati per migliorare l’accessibilità dei siti web, in particolare quando si utilizzano elementi personalizzati o dinamici che non sono completamente riconosciuti dai lettori di schermo e da altre tecnologie assistive.

Con gli ARIA, è possibile comunicare meglio la struttura, la funzione e lo stato degli elementi di una pagina, rendendo l’esperienza utente più chiara, coerente e fruibile per tutti e tutte.

Immaginiamo un menù a tendina personalizzato creato con dei semplici <div>.
Senza istruzioni aggiuntive, uno screen reader lo interpreterebbe come un insieme di blocchi di testo, senza sapere che si tratta di un menu interattivo.

Con ARIA invece, possiamo rendere esplicito il suo ruolo e il suo stato: ad esempio, aggiungendo role="button" e aria-expanded="false" al pulsante che apre il menù, il lettore di schermo annuncerà chiaramente che si tratta di un pulsante e se il menu è aperto o chiuso.

Come si usano gli attributi ARIA

Gli attributi ARIA si applicano direttamente nel codice HTML, aggiungendo informazioni supplementari agli elementi. Esistono tre tipi principali:

  • Ruoli (role): definiscono la funzione dell’elemento.
    Esempio: role="button" indica che un elemento (magari un <div>) si comporta come un pulsante. È preferibile usarlo solo nel caso in cui, per motivi di design o personalizzazione, non si possa usare un elemento semantico nativo come <button>.
  • Stati (aria-*): descrivono la condizione attuale di un elemento.
    Esempio: aria-expanded="true" indica che un menu a tendina è aperto.
  • Proprietà (aria-*): forniscono relazioni o descrizioni aggiuntive.
    Esempio: aria-labelledby="id-titolo" collega un elemento a un titolo che lo descrive.

Perchè ARIA è importante

Integrare correttamente gli attributi ARIA significa:

  • Rendere i contenuti comprensibili anche per chi usa screen reader.
  • Migliorare l’interazione per chi naviga da tastiera.
  • Aumentare la conformità alle normative vigenti, incluso l’obbligo europeo del 2025.
  • Promuovere un web più inclusivo e responsabile.
  • Migliorare l’usabilità generale e, in alcuni casi, anche la SEO tecnica.

5 errori da evitare con gli attributi ARIA

Gli attributi ARIA sono strumenti potenti per migliorare l’accessibilità digitale, ma il loro uso scorretto può causare problemi. Ecco i cinque errori più comuni da evitare:

  1. Usare ARIA quando esiste già un elemento HTML semantico: è preferibile usare sempre gli elementi semantici nativi, come <button>, <nav>, <form>.
  2. Inserire attributi ARIA senza funzionalità associate: attributi come aria-expanded descrivono uno stato, ma non lo cambiano da soli. È necessario assicurarsi che il comportamento dinamico sia gestito da codice (ad esempio JavaScript) in parallelo.
  3. Dimenticare di aggiornare gli stati ARIA dinamicamente: se lo stato di un elemento cambia (ad esempio un menu si apre o si chiude), bisogna aggiornare anche gli attributi ARIA corrispondenti per mantenere la coerenza con la realtà.
  4. Nascondere contenuti importanti con aria-hidden="true": questo attributo fa ignorare il contenuto agli screen reader, ma può lasciare l’elemento visibile e interattivo per le altre persone. Bisogna usarlo solo quando il contenuto è davvero superfluo o duplicato.
  5. Ignorare i test di accessibilità: è importante testare sempre il sito con strumenti specifici e con screen reader reali per assicurarsi che l’accessibilità funzioni come previsto.
     

Un passo avanti verso l'accessibilità digitale

Nel percorso verso una piena accessibilità digitale, gli attributi ARIA rappresentano uno strumento essenziale per colmare le lacune dell’HTML tradizionale, soprattutto nei contesti dinamici e interattivi.

Comprendere il loro funzionamento e integrarli correttamente nel codice consente di migliorare significativamente l’accessibilità dei siti web, rendendoli più inclusivi, usabili e conformi alle normative europee.

L’attenzione a questi aspetti non è solo un requisito tecnico, ma un segno di responsabilità verso tutti e tutte.

Per noi, l’uso corretto degli attributi ARIA ha la stessa importanza di un design visivamente accattivante: entrambi contribuiscono a costruire siti funzionali, inclusivi e conformi agli standard europei.