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persone con vissuti, culture e identità molto diverse tra loro

Fare spazio per includere: la forza del marketing inclusivo

In un mercato sempre più ampio e connesso, dove grazie al web e ai social possiamo raggiungere persone con vissuti, culture e identità molto diverse tra loro, diventa fondamentale che ciascuna di esse si senta vista, rappresentata, riconosciuta. È proprio in questo scenario che il marketing inclusivo assume un ruolo chiave: aiuta i brand a costruire relazioni più autentiche, rispettose e capaci di parlare davvero alle persone.
 

Il mondo cambia e così deve fare il marketing

Se guardiamo alla storia della comunicazione, ci accorgiamo che ciò che ieri sembrava corretto o “normale” oggi può risultare inadeguato, superato o persino offensivo. E non è un errore: è il segno di una società che evolve, che si interroga, che cambia prospettiva. Le parole cambiano, così come cambiano le immagini e i messaggi con cui ci raccontiamo. Ad esempio, un tempo si parlava semplicemente di “disabili”, oggi preferiamo dire “persone con disabilità”, perché mettiamo al centro la persona e non la condizione. In passato era comune rappresentare solo un certo tipo di corpi, famiglie, volti. Oggi sappiamo che la realtà è molto più ampia, e che includerla non è solo una questione di correttezza, ma di verità.

Il marketing non può essere statico in un mondo che si muove. È uno specchio della cultura, e proprio per questo deve imparare ad ascoltarla, a rifletterla, a rispettarla.
 

Per questo serve il marketing inclusivo

Il marketing inclusivo è un approccio alla comunicazione che abbraccia la diversità e si rivolge a tutte le persone, senza esclusioni. Significa usare un linguaggio rispettoso, immagini rappresentative delle diversità che esistono nel mondo e contenuti accessibili. Ma soprattutto: significa parlare davvero “con” tutte e tutti, non solo “a” tutti e tutte.
Un contenuto inclusivo non si limita al semplice "non offendere". Ecco alcuni esempi e buone pratiche che fanno la differenza nella comunicazione di ogni giorno:

  • Usare un linguaggio accessibile e neutro: per esempio, scrivere “chi partecipa” invece di “i partecipanti”, oppure “sordo” o “cieco” anziché “non udente” o “non vedente”.
  • Evitare stereotipi di genere, razza o età nelle immagini e nei messaggi promozionali.
  • Aggiungere testi alternativi alle immagini (alt text) e sottotitoli nei video per garantire l’accessibilità.
  • Rappresentare una varietà di corpi, identità e culture nei visual, nei testimonial e nei toni di voce.
  • Fare attenzione all’intersezionalità: una campagna che parla alle donne, ad esempio, dovrebbe tenere conto delle differenze di età, cultura, orientamento e abilità.

Alcuni esempi concreti

Il brand Vanish, con la campagna Me, My Autism & I, ha raccontato con delicatezza il legame di una ragazza autistica con un indumento che la fa sentire al sicuro. Nessun pietismo: solo una storia vera, raccontata con rispetto e profondità.

frame pubblicità in cui una ragazza con disabilità usa una lavatrice

Oppure Apple, con The Greatest, ha mostrato come le persone con disabilità utilizzano le tecnologie Apple nella vita di tutti i giorni, non come “eroi” ma come utenti reali, con esigenze reali.

pubblicità apple in cui un telefono apple viene utilizzato per fotografare un ragazzo in carrozzina

Anche Dove, azienda che ha da sempre sfidato gli stereotipi di bellezza promuovendo l'autenticità, con The Code ha scelto di non usare immagini generate dall’intelligenza artificiale per rappresentare le donne, denunciando come l’IA possa rafforzare standard di bellezza irrealistici. Al centro della campagna, un messaggio chiaro: la bellezza autentica non ha bisogno di filtri né algoritmi.

tantissime donne diverse tra loro e bellissime

Queste campagne funzionano perché sono oneste e credibili, rappresentative della realtà. Ed è questo che il marketing inclusivo cerca: meno maschere, più umanità.

Perché ti riguarda da vicino

Il marketing inclusivo non è una moda, né un’opzione per pochi. È una scelta strategica e necessaria per chi vuole comunicare in modo autentico, costruire relazioni durature e restare rilevante in un contesto sempre più consapevole.
Viviamo in una società plurale, fatta di identità, storie, culture, corpi e abilità diverse. Ignorare questa realtà non solo è miope, ma rischia di escludere proprio quelle persone che potrebbero diventare clienti fedeli, ambassador naturali, o semplicemente parte del tuo mondo.

Essere inclusivi significa fare spazio. E quando fai spazio, le persone si avvicinano.
Si fidano. Ti scelgono. E lo fanno non solo per il tuo prodotto, ma per quello che rappresenti.

Se sei un’azienda, un approccio inclusivo può aiutarti a:

  • Espandere il tuo pubblico, raggiungendo persone che si sentivano escluse dalla tua comunicazione
  • Rafforzare la reputazione del tuo brand, che inizia a essere percepito come attento, umano e responsabile
  • Costruire una relazione più profonda e duratura con persone e comunità che si sentono riconosciute nei tuoi messaggi
  • Prevenire crisi comunicative o reazioni negative legate a linguaggi obsoleti, immagini stereotipate o scelte poco sensibili

Essere inclusivi non significa “fare tutto perfetto”. Significa avere il coraggio di mettersi in ascolto, migliorare, e creare una comunicazione che non lasci fuori nessuno.

E questo — oggi più che mai — è ciò che rende un brand realmente rilevante.

Cosa può fare Archibuzz per te?

La nostra digital agency può supportarti in ogni fase della tua comunicazione digitale, compreso il marketing inclusivo. Il nostro compito non è solo costruire strategie, ma accompagnare i brand in un percorso di consapevolezza. Possiamo aiutarti a rileggere la tua comunicazione con occhi nuovi, a individuare ciò che funziona e ciò che rischia di escludere, anche involontariamente. Possiamo tradurre i tuoi valori in contenuti autentici, rappresentativi e accessibili, senza rinunciare all’efficacia o alla creatività. Non abbiamo ricette universali, ma strumenti, capacità di ascolto e competenze per creare con te una comunicazione che parli davvero alle persone. 

E quando la comunicazione diventa vera, il tuo brand diventa più forte.